Acciaroli
È la maggiore frazione del comune di Pollica. Fuori dai percorsi e dal turismo di massa, da suggestivo borgo di pescatori col passare del tempo è divenuto località turistica balneare di rilevanza nazionale.
Pur trascorrendo gli anni, conserva ancora intatto il suo aspetto urbanistico nelle vie del centro storico e nelle case in pietra. È compreso nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Il paese ottiene, da numerosi anni, per la qualità delle sue acque le “5 vele” di Legambiente e la Bandiera Blu delle spiagge, insieme all’altra frazione pollichese,
Pioppi, nota per la Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’umanità Unesco dal 2010, grazie al biologo e fisiologo statunitense Ancel Keys che vi si trasferì per 28 anni, studiando l’alimentazione della popolazione locale e giungendo alla conclusione che la “dieta mediterranea” apportava benefici alla salute.
Castellabate
Rientra nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dichiarato nel 1998 patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. I suoi ambienti marini costituiscono l’area marina protetta Santa Maria di Castellabate.
Geograficamente vasta, con una superficie di circa 37 Kmq, conta di cinque frazioni: Castellabate capoluogo, Santa Maria, San Marco, Ogliastro Marina e Lago.La storia, il clima mite, i colori della natura tra mare e distese verdeggianti, la laboriosità della gente, la cortesia degli operatori, i sapori ed i gusti della cucina cilentana costituiscono gli ingredienti essenziali per scegliere Castellabate quale ideale luogo di villeggiatura e relax.
Nel 2009 è stata scelta da Medusa Film come set di Benvenuti al Sud, commedia italiana di grande successo [al 6° posto nella classifica italiana dei film più visti di tutti i tempi] diretta da Luca Miniero e interpretata da Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro e Valentina Lodovini. A settembre del 2011 Castellabate si è trasformata nuovamente in un set grande cinematografico: vi sono state girate le scene iniziali del sequel di Benvenuti al sud. Il film, intitolato Benvenuti al nord, è arrivato nelle sale cinematografiche italiane nell’inverno dell’anno 2012.
Amalfi
Come gran parte della Costa d’Amalfi quest’area è caratterizzata da alte montagne a strapiombo sul mare, attraversate da gole profonde.
La civiltà greca e quella romana hanno solo sfiorato Amalfi. Il suo potere crebbe enormemente nel periodo delle Repubbliche Marinare, quando rivaleggiò con Venezia, Pisa e Genova. Alla storia marinara risalgono la redazione di un codice di legislazione marittima, la “Tavola Amalfitana” e l’invenzione della bussola attribuita a Flavio Gioia.
Il nucleo centrale del paese si è esteso nei secoli lungo la valle, utilizzando tutto lo spazio disponibile. Piccole case colorate sono collegate da un labirinto di vicoli lastricati di pietre. La città è famosa per le cartiere ancora attive, ma l’attrazione principale è la Cattedrale di S. Andrea con la sua brillante facciata, l’interno barocco e la cripta con le reliquie del Santo da cui prende il nome.
Padula
Questa cittadina, situata nel Vallo di Diano, è famosa per la sua Certosa, conosciuta anche come Certosa di San Lorenzo. La Certosa è stata dichiarata Patrimonio Unesco dal 1998.
Fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino conte di Marsico e signore del territorio, è uno dei più importanti monumenti del Sud Italia ed è il risultato delle enormi fatiche di svariate generazioni.
Della Certosa fanno parte splendidi chiostri, alcuni dei quali in stile barocco, e la famosa scala a spirale che porta alla biblioteca.
Paestum
Paestum, splendida località situata a sud di Salerno, fu uno dei centri principali della Magna Graecia.
Intorno al 600 a.C. coloni greci provenienti da Sibari, in cerca di un punto di collegamento con il nord, fondarono una città, cui diedero il nome di Posidonia, ed edificarono presso la foce del Sele un grande santuario dedicato ad Era, arricchito con fini sculture. Fu l’inizio di una rete di relazioni con il popolo etrusco presente sulla riva destra del fiume. La colonia, grazie alla felice posizione geografica, ai corsi d’acqua e alla fertilità del suolo, raggiunse in breve tempo un notevole sviluppo suscitando le mire dei Lucani che la occuparono. Fondendo le tre culture essi divennero come i nuovi signori del territorio. Nel 273 a.C. i Romani vi si stabilirono cambiando il nome della città con quello attuale. In età imperiale Paestum iniziò una lunga e progressiva decadenza.
Il Museo testimonia la storia della città e quella delle terre circostanti. Di particolare rilevanza le tombe dipinte dei guerrieri lucani e l’unica tomba greca dipinta mai scoperta in Italia, il Tuffatore. Il Parco Archeologico e il Museo sono stati riconosciuti Patrimonio Unesco.
Palinuro
Situata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni, frazione del Comune di Centola che deve il suo nome al mitico nocchiero di Enea.
È la località a “cinque stelle” del litorale cilentano, grazie al suo mare limpidissimo, alla sua spiaggia sterminata, alla sua scogliera meravigliosa, fatta di grotte naturali e baie stupende. Gli amanti della natura rimarranno affascinati dal garofano delle rupi e dall’iberis sempre verde, ma il fiore tipico di questa località è la Primula Palinuri, mazzetti di fiori giallo-dorati con verdi rosette di foglie coriacee, che vivono nelle fessure di rupi verticali prospicienti il mare. Da qualche anno la Primula di Palinuro è il simbolo ufficiale del Parco.
Pertosa
Già note a Seneca, le grotte, che si estendono come tentacoli, in base a recenti studi risalgono ad oltre 35 milioni di anni fa. Si tratta di cavità naturali frutto di fenomeni carsici, che furono abitate dall’uomo nell’età della pietra. Successivamente furono i Greci e poi i Romani ad utilizzarle per raduni religiosi. A causa della presenza di un fiume sotterraneo si utilizza un particolare tipo di imbarcazione per permettere ai visitatori di vedere la zona esplorata, che si estende per 2560 metri.
Positano
Questa cittadina della Costa d’Amalfi è fatta di piccole case bianche adorne di giardini, che per mancanza di spazio sembrano addossate le une alle altre, inerpicandosi su un’incredibile e scoscesa montagna. Se non fosse per le numerose scale che la attraversano, potrebbe essere facilmente scambiata per un enorme faraglione scolpito dal mare. Soltanto una piccola strada conduce in prossimità della spiaggia. Positano è unica al mondo. Dopo averla visitata per la prima volta, John Steinbeck scrisse “Se vi accade di scoprire un posto come Positano non ditelo a nessuno, altrimenti si riempirà di turisti e potrete dire addio alla vostra meravigliosa scoperta”.
Ravello
La storia di Ravello rispecchia quella di Amalfi, poichè la sua potenza economica e la sua influenza raggiunsero l’apice all’incirca nello stesso periodo.
Attualmente, invece, ne differisce molto nell’aspetto, essendo poco più che un paesino costituito da piccole case sparse sulla cima delle colline, con una moltitudine di giardini e sentieri fioriti. Da visitare: Villa Rufolo (XIII secolo) e Villa Cimbrone (XIX, in stile moresco). Entrambe hanno incantevoli giardini ideati rispettivamente da uno scozzese e da un inglese verso la fine del XIX secolo. Villa Cimbrone rappresenta un “must” per gli ampi giardini e le meravigliose statue che risplendono in una coreografia spettacolare. Una targa incastonata nel muro ricorda il soggiorno di Greta Garbo, quando, sottratta al clamore di Hollywood da Leopold Stokowski, vi trascorse un periodo di gioioso ritiro.
Velia
Poco distante da Ascea è situata la zona archeologica di Velia-Elea, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 1998.
Fondata dai Greci, che nel 540 a.C. si insediarono nella zona già occupata da indigeni per sfuggire alla dominazione persiana, essa deve la sua fama alla scuola filosofica ispirata e diretta da Parmenide.
Con la dominazione romana, il nome di Elea fu trasformato in Velia e questo luogo divenne, per la sua bellezza e il clima mite, meta di importanti personalità del tempo come Cicerone.
Della città antica oggi è rimasta parte dell’Acropoli cinta da mura perimetrali e un tempio ionico.
Numerosi sono anche i resti della civiltà romana, come i due complessi termali.
Vietri sul Mare
Prima perla della Costiera Amalfitana, immediatamente ad ovest di Salerno, Vietri sul Mare si erge su un lembo terrazzato che affaccia su una splendida baia. Domina il paesino la chiesa di S. Giovanni Battista, principale monumento cittadino di impianto seicentesco, sormontato da un’elegante cupola maiolicata.
L’aspra orografia ambientale, quasi del tutto priva di vie di comunicazione, ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della cittadina. Essa da una parte scoraggiò l’espansione territoriale, dall’altra rappresentò un forte stimolo ad incrementare le relazioni con le popolazioni d’oltremare. Il periodo medioevale fu decisivo per lo sviluppo culturale di Vietri, che poté contare su un’enorme flotta mercantile, sviluppando con successo una fitta rete di relazioni commerciali con l’oriente. Ciò contribuì allo sviluppo del settore marittimo, di quello giuridico e di quello artigianale.
A distanza di secoli, questa zona vanta una fiorente produzione di ceramica artistica che, all’alba del terzo millennio, unitamente al turismo costituisce la base dell’economia locale.